Raffaele Gilardino nasce a Roma il 21 aprile 1917. La famiglia arriva a Milano da Seveso nel 1932 e si stabilisce in viale Piceno, 33. Sposa Ketti Mariani nell’inverno del 1943. Poi la famiglia a causa dei bombardamenti su Milano, sfolla a Oleggio dove nasce il figlio, Diego. Giovane avvocato, fermamente antifascista di formazione liberale, è un innamorato dell’America. Subito dopo l’8 settembre entra nellaResistenzanellaformazione militare clandestina che faceva capo all’avvocato Luciano Elmo. Il suo compito: procurare rifornimenti di armi ed equipaggiamenti alle formazioni partigiane attive in Piemonte e organizzare sabotaggi.
È arrestato il 2 agosto 1944 in una retata a seguito di delazione, proprio nello studio di Elmo in Viale Regina Margherita, 38 ed ècondotto a San Vittore, reparto SS tedesche. Deportato a Bolzano il 7 settembre 1944: non volle seguire un altro deportato, che si salvò buttandosi dal treno, temendo rappresaglie sulla famiglia. Deportato a Dachau il 5 ottobre 1944 e successivamente a Buchenwald. Muore ad Ohrdruf il 1° febbraio 1945.